31 dicembre 2013

I miei auguri per un buon 2014

Quest'oggi anche l'anno 2013 volge al termine.
E io lo concludo così:


Invece di andare avanti io torno indietro, magari per prendere esempio, dove la musica era più calorosa e la vita, da quanto mi raccontano, si prendeva con più spensieratezza e felicità.

A tutti faccio i miei migliori auguri!

Credo che ognuno ne abbia un po' bisogno.

BUON ANNO! : )


15 dicembre 2013

Youtube: Chase H.Q. guitar solo



Nella mia vita da musicista, sia pre che post diploma in accademia non c'è stato molto spazio per le serate live. Posso contare sulle dita i concerti svolti con la mia vecchia band, i Rapina in punka. Pochissimi, è vero, ma sono stati comunque un'emozione, un mettersi alla prova e un divertimento non indifferente! Scrivevamo pezzi nostri e spaziavamo dal punk al funk, dall'hard rock fino al pop. I nostri testi parlavano di alieni, di amore, di temi sociali e, in una canzone dedicata a un amico, di magnacci . . . Eh va beh! Ebbene sì: ci divertivamo.

Che c'entra quest'immagine con la musica
e la mia chitarra? Mistero!

Non è certo mancata la scena quando io e il cantante ci buttavamo per terra e suonavamo così, fregandocene di tutto, o quando in un'intervista radio ho asserito di trovare ispirazione in Pupo e Cristina D'Avena . . . O ancora quando abbiamo suonato in discoteca e il nostro rock sfidava i ragazzini truzzi, oppure mentre a fine concerto entrava un nostro amico travestito da alieno (con un completo stile R.I.S.) e si scatenava al ritmo brandendo una spada giocattolo. Ma infine gli studi, gli impegni e diverse faccende ci hanno diviso. Un'altra band come i Rapina in punka non l'ho più avuta e, probabilmente, non l'avrò mai più. Sono quelle emozioni giovanili che trasmettono la scossa. Tuttora, invece, gli unici live che rimangono sono, di rado, quelli svolti in chiesa. Perché infine si cresce, si cambia atteggiamento e cambiano anche i gusti musicali. Se prima ascoltavo solo hard rock e chitarre virtuose ora preferisco le meravigliose note di un'arpa, magari, una bella voce, o ascoltare gli stupendi testi e le melanconiche musiche di Irving Berlin . . . Comunque qualcosa di più soft, qualcosa che fa ballare o qualcosa che mi fa commuovere, perché no?
Ma la passione per la mia chitarra c'è sempre, rimane dentro. È come una scintilla pronta a incendiarsi, indipendentemente dal genere.

E qui finalmente mi ricollego alla lista, precisamente alla voce numero 32: avere un canale su Youtube nel quale inserire tanti bei video con la mia chitarra. E mi collego pure alla foto, apparentemente fuori luogo, che ho inserito nel mezzo del post.
Istituito il mio canale, il primo video che ho voluto registrare è quello di un assolo che ho composto e che suonavo proprio con la vecchia band. L'ho rivisitato, modificato qua e là, e ho dovuto arrangiarlo su una base diversa da quella della canzone originale, ma comunque il risultato c'è!
Il titolo che ho scelto è lo stesso (non a caso) di un videogame risalente al 1991 per Sega Master System. Un gioco di inseguimenti in auto. All'età di 6 o 7 anni ce l'avevo, e ora cercando un titolo al mio assolo, così, mi è tornato alla mente, forse richiamato dagli armonici e dal ritmo sostenuto del brano . . . Non lo so, mi ricorda proprio le sonorità di quel gioco . . . Eh insomma, che cavolo, sarò pure libero di metterci il titolo che mi pare, o no?!

Comunque, il mio canale è inaugurato! : D Ci arrivate comodi cliccando su questo link:


Sono già in cantiere nuovi arpeggi, soli e canzoni, fra le quali alcuni possibili unplugged con una brava cantante . . . E sappiamo che il tocco di una bella voce femminile non guasta di sicuro!

Alla prossima! : D

7 dicembre 2013

Swing time (Follie d'inverno)

Uno scatto di Fred e Ginger
in una scena di Swing time (Follie d'inverno)
Fred e Ginger: questi due nomi bastano quasi a far sì che sul mio viso scappi una nostalgica lacrimuccia. Anche ora mentre scrivo e la calda voce di Frank Sinatra mi accompagna cantando "The way you look tonight". La mente vola subito nel mondo incantato della coppia artistica che sicuramente più di ogni altra mi ha emozionato e, tutt'oggi, continua a emozionarmi. Perciò una voce della mia lista, la numero 68, non poteva che essere dedicata a loro.

In particolare il titolo di questo post richiama alla memoria il primo film di Fred e Ginger che io vidi: si tratta di Swing time (meglio conosciuto in Italia come Follie d'inverno), un musical capolavoro del 1936, ricco di sentimento e di splendide musiche firmate da Jerome Kern e Dorothy Fields.

Eppure, anche se ne sto elogiando uno, premetto di nutrire un'avversione naturale per i musical . . . Sembrerà strano giacché è finora che ne parlo, ma vi dico l'ultimo che ho avuto il dispiacere di vedere è stato Mamma mia, il musical sugli ABBA, e sul serio posso dire: "Mamma mia, avrei lanciato volentieri il dvd dalla finestra!". Non ci posso fare nulla . . . Mi ha innervosito dall'inizio alla fine. Insomma, io i musical li odio!
Eppure, vai a capire il motivo, per i film di Fred e Ginger provo un amore innato. Un'emozione che nasce da dentro, dal cuore. Un sentimento difficile da descrivere: qualcosa molto simile a una triste nostalgia. Ma nostalgia di cosa? Se avessi almeno vissuto gli stessi tempi in cui la coppia danzava e si innamorava, quegli anni precedenti la guerra, ormai così lontani . . . Macché! Come si spiega, dunque? C'è un intimo fascino, presumibilmente. Per i modi, per gli sguardi e le movenze. Per quel darsi del "voi" tra fidanzati. Per quella semplicità nell'affrontare la vita con la stessa leggerezza ed eleganza dei protagonisti, mentre volteggiano mano nella mano. Per la classe di Fred e per la bellezza e meravigliosa sensualità di Ginger.
Guardo un loro film e mi innamoro; vengo rapito, da subito, in una dimensione che osservo con gli occhi melanconici e un po' meravigliati. Non posso spiegare meglio. Partono le musiche, i violini con l'orchestra e il cuore mi si scioglie.
Follie d'inverno mi fa sognare. Mi riscalda l'anima, anche se un po' me la rattrista. Mi dà il vivo esempio di qualcosa e di un tempo che non tornerà mai più.


3 dicembre 2013

Torta Kinder Fetta al latte : )

Ieri sera mi sono dato alla cucina. Ebbene dopo svariati giorni di magra e il costante vuoto che aleggiava nella dispensa e nel frigorifero (causa le scarsissime finanze), finalmente con l'arrivo del nuovo mese ho potuto festeggiare preparando, oltre a un po' di pane, approfittando di mezzo panetto di lievito di birra in prossimità della scadenza, un'invitante e sfiziosa torta. Con ciò voglio allacciarmi alla voce numero 54 della mia lista, ossia: collezionare su un quaderno tante buone ricette di cucina. Questa è la prima!

Siccome non sono un tipo egoista ho pensato bene di scrivervi la ricetta qui di seguito. Preparatela. Fidatevi! È semplice e soprattutto buonaaa! : D


Prima di tutto procuriamo gli ingredienti:

La torta disassemblata...
- 150 g di zucchero
- 150 g di farina
- 3 uova
- 1/2 bicchiere di olio di semi
- 1/2 bicchiere di latte
- 1 bustina di lievito in polvere
- 3 cucchiai di cacao amaro
- 200 g di crema alla nocciola
- 250 ml di panna fresca da montare




Dunque, passo passo, la preparazione:

- Come prima cosa unisci l'olio allo zucchero. Io uso olio di oliva al posto di quello di semi perché è un po' più saporito.

Ora aggiungi le uova, una alla volta, sia tuorlo che albume. Falle assorbire bene al composto mescolando ad ogni aggiunta.

- A questo punto unisci la farina, il latte, il cacao e per ultimo il lievito. Anche qui mescola sempre quando aggiungi un ingrediente.

- Versa l'impasto in una teglia imburrata e impangrattata (ma esiste 'sta parola?) di 22 centimetri circa di diametro.

- Inforna in un forno (e dove se no) preriscaldato a 170°.

- Lascia cuocere per 40 - 45 minuti circa . . .

Mmh... gnam...
- Sforna e lascia raffreddare la torta, dopodiché tagliala a metà e spalma la crema alla nocciola da entrambe le parti. Personalmente preferisco la crema dell'Esselunga rispetto alla Nutella perché è meno appiccicosa e il gusto è molto meno chimico . . . insomma almeno lei sa di nocciola!

- Infine dopo averla montata aggiungi la panna. Attenzione a non esagerare nel montarla o diventa burro! Distribuiscine un po' di più al centro rispetto ai lati: eviterai di spararla fuori una volta riposta la metà superiore della torta . . .

Mangiami!
Riunisci le due metà e ficca la torta in frigo così da far solidificare un po' la crema e ovviamente conservare la panna.

- Ecco! La pazienza premia! Ti auguro buon appetito : ) Sarà dolce e piacevole come . . . come una buona torta! : D

P.S. ovviamente sarà da mangiare nel giro di tre giorni, ma chissà perché qualcosa mi dice che un paio sono più che sufficienti : )