7 dicembre 2013

Swing time (Follie d'inverno)

Uno scatto di Fred e Ginger
in una scena di Swing time (Follie d'inverno)
Fred e Ginger: questi due nomi bastano quasi a far sì che sul mio viso scappi una nostalgica lacrimuccia. Anche ora mentre scrivo e la calda voce di Frank Sinatra mi accompagna cantando "The way you look tonight". La mente vola subito nel mondo incantato della coppia artistica che sicuramente più di ogni altra mi ha emozionato e, tutt'oggi, continua a emozionarmi. Perciò una voce della mia lista, la numero 68, non poteva che essere dedicata a loro.

In particolare il titolo di questo post richiama alla memoria il primo film di Fred e Ginger che io vidi: si tratta di Swing time (meglio conosciuto in Italia come Follie d'inverno), un musical capolavoro del 1936, ricco di sentimento e di splendide musiche firmate da Jerome Kern e Dorothy Fields.

Eppure, anche se ne sto elogiando uno, premetto di nutrire un'avversione naturale per i musical . . . Sembrerà strano giacché è finora che ne parlo, ma vi dico l'ultimo che ho avuto il dispiacere di vedere è stato Mamma mia, il musical sugli ABBA, e sul serio posso dire: "Mamma mia, avrei lanciato volentieri il dvd dalla finestra!". Non ci posso fare nulla . . . Mi ha innervosito dall'inizio alla fine. Insomma, io i musical li odio!
Eppure, vai a capire il motivo, per i film di Fred e Ginger provo un amore innato. Un'emozione che nasce da dentro, dal cuore. Un sentimento difficile da descrivere: qualcosa molto simile a una triste nostalgia. Ma nostalgia di cosa? Se avessi almeno vissuto gli stessi tempi in cui la coppia danzava e si innamorava, quegli anni precedenti la guerra, ormai così lontani . . . Macché! Come si spiega, dunque? C'è un intimo fascino, presumibilmente. Per i modi, per gli sguardi e le movenze. Per quel darsi del "voi" tra fidanzati. Per quella semplicità nell'affrontare la vita con la stessa leggerezza ed eleganza dei protagonisti, mentre volteggiano mano nella mano. Per la classe di Fred e per la bellezza e meravigliosa sensualità di Ginger.
Guardo un loro film e mi innamoro; vengo rapito, da subito, in una dimensione che osservo con gli occhi melanconici e un po' meravigliati. Non posso spiegare meglio. Partono le musiche, i violini con l'orchestra e il cuore mi si scioglie.
Follie d'inverno mi fa sognare. Mi riscalda l'anima, anche se un po' me la rattrista. Mi dà il vivo esempio di qualcosa e di un tempo che non tornerà mai più.


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